Wednesday, November 28, 2007

Finalmente un bel libro

So che c'è già una rubrica che parla di libri ma volevo segnalarne uno che mi hanno consigliato e che ho letto. È di una giovane autrice, Rita Sapiente. Una ragazza che non fa certo parte di quel gruppo sessonoir che ultimamente ha avuto un successo clamoroso anche grazie a una realtà di fluidi corporei piuttosto invadenti. Questo saggio dal titolo bislacco racconta di un'esperienza personale dell'autrice all'interno di un posto di lavoro comune. E di come con i più diversi modi di venire fuori da situazioni difficili ne fanno un'esperta di "bad situation solving", un po' alla Wolf di Pulp fiction. Dopo una prima parte piuttosto lenta comincia il vero saggio. Una dopo l'altro i consigli pratici di una donna che se pur giovanissima ha esperienza da vendere. e lofa in questo libro che tra l'altro costa anche poco. Potere della globalizzazione. Buona lettura.

Wednesday, November 14, 2007

Free magenta!

È proprio di questa mattina una notizia sconvolgente per noi grafici e non solo. La società telefonica olandese T_Mobile, che ha il logo color magenta, ha citato in giudizio numerose altre società che hanno utilizzato per i loro loghi e forme di comunicazioni lo stesso colore. La T-Mobile sostiene di aver depositato all'ufficio brevetti il marchio e quindi il colore. Di conseguenza nessun altro può usarlo. L'assurdità della cosa (ricordiamo che la normativa europea sui marchi dice che si registra il disegno grafico, non il colore) non ha fermato gli avvocati della società olandese nè tantomeno quelli della Red Bull che hanno seguito l'esempio. Ora, per chi non lo sapesse il magenta è uno dei quattro colori fondamentali per la stampa. È assurdo che un colore abbia un proprietario. Poi un colore come il magenta. Per difenderlo è nato un sito che raccoglie testiomnianze e sfottò per la T-Mobile per difendere il magenta. Ah dimenticavo. Se la cosa va bene alla T-Mobile registriamo l'arancione di p9. Ce lo invidieranno tutti.

Friday, November 09, 2007

Tempi di calendari

Il calendario ti aspetta dietro l'angolo. È lì in edicola, con il giornale e il settimanale. È nel'agenda della banca e della onlus. Lo hai guardato per un anno con le zinne o senza zinne. Un foglio dopo l'altro con donne o uomini. Ma adesso è arrivato il tempo del calendario di paginenove. L'anno scorso c'era. Lancio allora anch'io un piccolo sondaggio su come vorreste il nuovo calendario p9. Proponete, intanto ci vediamo domenica.

Friday, November 02, 2007

E scritto fu

Alla fine niente Ferrari o donne al potere. Tra le tante tracce ne è uscita una sulla Birmania. Molto generica, e quindi ho fatto quella. I monaci, il regime e Aung San Suu Kyi. I soldati, il fiume rosso e… insomma due o tre cose in croce le ho messe. Poi la sintesi (molto impegnativa) e i quiz. Il tutto era ben poco rispetto a quello che succedeva nella enorme sala, nei bagni e poco prima all'ingresso. Mercoledì a Roma pioveva e i commissari d'esame sono stati così gentili da farci entrare prima. Ma con il caos che ne è derivato abbiamo fatto ancora più tardi. Dalle 10,30 di mattina abbiamo cominciato alle 13,00. Dopodiché sette ore di tempo, 850 macchine da scrivere che battevano tutte insieme, un concerto! Ecco la mia formazione:

Non conoscevo nessuno eppure la solidarietà tra "colleghi" era imbarazzante, quasi commovente. Secondo me nei bagni c'è stato anche qualche breve rapporto sessuale. Ecco perché uno dei cessi è stato chiuso.
Tra 850 persone ti devi aspettare di tutto. Questa è la verità. Donne in lacrime. Macchine da scrivere che hanno funzionato per cinquant'anni e che improvvisamente, il giorno dell'esame ti abbandonano. E poi una grande, immensa nuvola di fumo. Era calda, la più grande che abbia mai visto. Non so per quanto la puzza rimarrà impregnata sui vestiti di quel giorno ma vi assicuro che faceva davvero schifo. Adesso aspetto i risultati. Non mi aspetto nulla (anche perché la matematica è spietata e sui voti sono intransigenti. Alcuni della sessione scorsa sono stati bocciati con 35,8 su 36 come minimo consentito) ma spero nella bontà del tema di esteri che a sentire voci disinteressate sembra essere apprezzato.

Design by The Blogger Templates

Design by The Blogger Templates